Nella regione Tirolo-Trentino ed in Carnia la situazione è invariata.
Sulla fronte dell’Isonzo la nostra offensiva continuò ieri a svilupparsi in tutta la zona dal Monte Nero all’altipiano del Carso. Qui, ad onta di un ritorno offensivo del nemico, che mirava a staccare la nostra sinistra dai ponti dell’Isonzo, abbiamo conservato ovunque le nostre primitive posizioni ed avanzato notevolmente in parecchi punti. Abbiamo di nuovo fatto prigionieri, circa 500, e prese molte armi e munizioni.
Esplorazioni aeree e dichiarazioni di prigionieri segnalano l’arrivo al nemico di rinforzi che, secondo i prigionieri, verrebbero inviati frettolosamente e alla spicciolata sul fronte per riparare alle grandissime perdite subite dal nemico.
Firmato: Cadorna